Sostanzialmente è il valore fiscale attribuito agli immobili presenti negli archivi del Catasto (ora Agenzia delle Entrate) e come tale concorre alla determinazione del reddito. In particolare si parla di rendita catastale per i fabbricati mentre si parla di reddito dominicale e agrario per i terreni.
Entrando più nel dettaglio, il valore numerico della rendita catastale viene determinato sulla base di due fattori fondamentali: le dimensioni dell'immobile e l'estimo.
Per dimensioni dell'immobile non si intende soltanto la superficie in metri quadri ma anche il suo volume in metri cubi ed il numero di vani. Per estimo si intende un coefficiente assegnato dall'Agenzia delle Entrate su base comunale che dipende della destinazione d'uso, dalla zona censuaria e dalla tipologia dell'immobile.
La moltiplicazione di queste due informazioni determina la rendita catastale dell'immobile.
Pertanto più un immobile è grande, composto da più vani ed ubicato in una zona elegante e maggiore sarà il valore della sua rendita.
Essendo la base fiscale su cui vengono calcolate tutte le imposte relative alle tasse sulla casa, la rendita catastale serve sicuramente per i pagamenti di:
Imu, Tasi, imposte sul reddito delle persone fisiche, imposte ipotecarie, imposte sulle successioni, imposte sulle donazioni e imposte catastali.
Tutte le informazioni catastali, sia su terreni che su fabbricati, sono contenute all'interno della visura catastale.
La visura catastale è un documento rilasciato dall'Agenzia del Territorio (ora Agenzia delle Entrate) all'interno del quale sono presenti informazioni su beni immobili, terreni o fabbricati, ubicati nel territorio italiano.
I dati contenuti nella visura catastale sono raggruppabili nelle seguenti categorie:
E' importante sapere che l'Agenzia delle Entrate non può fornire le visure catastali per le provincie di Bolzano e Trento, per esse infatti esiste un catasto speciale denominato "tavolare".